Lo sviluppo delle fortificazioni da San Giuseppe a Vallata

La collina di S. Giuseppe venne riconosciuta come luogo strategicamente importante e come tale da fortificarsi a più livelli. Il ridotto di S. Giuseppe, la cui costruzione si concluse il 12 settembre 1917, venne realizzato con un sistema di postazioni al primo e al terzo livello per artiglieria e al secondo livello per fanteria. Dal ridotto si accede alle fortificazioni del versante nord-ovest del monte San Martino. Risalendo il versante del monte , dalla località Tréget, percorrendo la strada militare Cassano-Vallalta è possibile raggiungere i vari livelli del sistema trincerato che si conclude in vetta al monte San Martino con l’osservatorio in caverna n. XVII. In località Camana è presente l’osservatorio n. XX con posto-vedetta a cielo scoperto e punto di osservazione in caverna. Poco distante, al Pradello delle pecore, una lunga trincea con postazioni per tiratori in piedi, parallela alla valle, si raccorda con un’altra trincea, caratterizzata da diramazioni verso postazioni blindate per armi automatiche: la trincea sale verticalmente fino alla località Visighè dove è localizzata una postazione per artiglieria. Da Visighé percorrendo il sentieri che attraversa i boschi, detti Ai Lotti, si raggiunge la località Sasso Bianco dove si trova l’osservatorio n. XIX da cui partono verticalmente due tratti di un nuovo sistema trincerato: a destra quello diretto al Sass de Serta che poi prosegue in caverna fino all’interno della batteria e a sinistra quello che conduce sotto le cannoniere della batteria e, con una diramazione, alle trincee della strada ex militare Mesenzana-Vallalta, caratterizzate da ripidi camminamenti e da numerose postazioni per mitragliatrice blindate e all’aperto. “Il Forte” è caratterizzato da sei postazioni per artiglieria, da un’ampia galleria che mette in comunicazione le varie postazioni con i due ingressi “a rovescio” e il camminamento che porta al Sass de Serta, da un deposito per munizioni e da tre ricoveri, due interni e uno esterno. Attraverso un sentiero nel bosco o risalendo la militare S. Michele – Vallata dalla batteria si raggiunge l’allora caserma “Luigi Cadorna” di cui ora, a causa del bombardamento del 15 novembre 1943, rimangono solo alcuni ruderi. Di fronte alla cucina della ex caserma un ampio sentiero conduce alla trincea che porta all’osservatorio di Comando n. XVIII, detto “Il Pozzo”. Dalla trincea si raggiungono le postazioni di osservazione e di comando attraverso un pozzo. L’ultimo osservatorio, n. XVII è scavato sotto la chiesa di S. Martino in Culmine e si raggiunge percorrendo la strada ex militare Duno – San Martino ma anche il sentiero Vallalta – San Martino. Un lungo camminamento in caverna porta al locale trasmissione e ai tre punti interni di osservazione e termina con l’accesso al punto di osservazione realizzato all’aperto.

Sala3 Centro documentale Cassano valcuvia

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