Il ridotto di San Giuseppe venne edificato e completato nel 1917 allo scopo di difendere i punti strategici e rallentare l’avanzata nemica dal confine svizzero. Le caratteristiche geomorfologiche della collina permisero il suo uso a scopi strategici: la collina fu infatti attrezzata da un sistema di postazioni di fanteria ed artiglieria che tenessero conto delle linee di difesa tatticamente definite. Il ridotto è costituito da una forma ellittica che si divide in tre livelli: livello inferiore, con postazioni in caverna per mitragliatrice utili a bloccare gli accessi alla collina; livello intermedio, diviso in trincee e camminamenti di collegamento tra le postazioni; livello superiore, dotato di postazioni all’aperto e al coperto per armi automatiche, un ricovero, camminamenti, trincee per tiratori in piedi e postazioni di riposo. Salendo in cima alla collina potete osservare le trincee per i tiratori in piedi. All’interno del trinceramento si scorgono: parapetto, banchina di altezza variabile dai 50 agli 80 centimetri, traversa utilizzata dai soldati per proteggersi dai tiri d’infilata. Al di sopra della banchina si trovano delle nicchie quadrate e rettangolari che ospitavano le munizioni e oggetti. Nella parte frontale della trincea c’è una gradinata che garantiva, in caso di attacco, una veloce via di fuga per i soldati. Nel ricovero blindato è collocata la sorgente d’acqua e lungo le trincee e i camminamenti si scorge il sistema di canali di scolo.
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